Quell’anno Carter lo passa a rilevare e trasportare i circa 700 oggetti dell’anticamera al Museo del Cairo e soltanto nell’autunno del 1923 si sente pronto a svelare l’ultimo segreto di Tutankhamon con l’apertura dei cassoni che contengono la sua mummia. Ci vollero tre mesi per smontare il catafalco, fino ad arrivare al primo dei tre sarcofagi sul quale è scritto: "Tutankhamon per sempre nelle regioni del silenzio". Il 12 febbraio 1924 vengono esaminati i tre sarcofagi dalla sagoma antropoide fino all’ultimo che racchiude la mummia di Tutankhamon in tutto il suo splendore, coperta da guaine d’oro sulla testa, sulle dita, sui polsi e sui piedi, con la maschera d’oro e i simboli del potere - il cobra e l’avvoltoio, il flagello e il bastone. Quando, con la massima cautela, la mummia viene sbendata dopo 3500 anni, si espande ancora il profumo degli unguenti. L’avventura della scoperta culmina in un trionfo. Ritornato al Cairo, Carter dedica 9 anni alla catalogazione degli oltre 2000 oggetti rinvenuti nella tomba.